…Volevo spezzare una lancia per questo gruppo.Mi hanno fatto davvero divertire, oltre che massacrato fisicamente ;), per una sera; e mi hanno ridato quella bella sensazione di qualcosa che è dura, ma proprio dura, ma che…cazzo…la devi proprio fare. Già soloper questo si becca il meritato posto nel Tronolink 🙂 sotto il nome Fonte d’ aria
Speriamo bene e arrivederci a Marzo con Sinakt (dineri permettendo).
Sinakt e Sinakt
Ah, piccola parentesi musicale… non me ne voglia a male nessuno, ma partendo da qui si arriva qui. Punto di arrivo molto gradevole, direi..eh!
Mi sembrava doveroso nei prossimi tempi, costellati di un bel pò di viaggi, cambiare il vestito al blog. Quindi in attesa del mio ritorno a Trieste, godetevelo.

In effetti sembra davvero un labirinto, tutto il film, sia nelle scene, sia nei contenuti,passando per Ophelia e Amleto. Un labirinto sia per l’estensione senza fine della trama, siama per le contorsioni. Insomma non ci si perde solo per perdersi; la regia ci fa perdere per farci sentire ancora più persi quando inaspettatamente ritroviamo la strada.Davvero bello da vedere. Un pò di mal di testa non lo risparmia a nessuno, ma in questo caso è una fortuna,talvolta anche piacevole.
Punto debole: La locandina un pò troppo thriller ;). Per chi lo vedrà o l’ha già visto:non sarebbe stato meglio un autentico Henry Letham,senza null’altro in copertina? Da vedere assolutamente (il film e l’opera).
Queste sono di solito sono le mail piacevoli da ricevere….vuol dire che in fondo, se non farai nulla della tua vita, saprai cosa ne hanno fatto altre persone della propria in altre parti completamente diverse del mondo.
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Cristalli d’argilla miasmatica
salendo dentro al tuo corpo,
fanno voodoo delle tue sinapsi,
profetizzando in veleni di danze rituali
il liquido abbandono delle tue logiche.
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Da oggi si apre una nuova parentesi… riprendo un pò tutte di quelle poesie che mi hanno segnato più delle altre, quelle che reputo prive di ogni forma di organizzazione, interamente e completamente rivestite di magia.
Poesie (reloaded)
…….e spero di non chiuderla mai.
Se brillando in silenzio
resti accesa dentro me, non consumarti,
non sei l’ultima,
non sarai fuori dal cuore,
non sono un palazzo,
sabbia,
non sono il ricordo di Gerusalemme.
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Perchè?
Ma i violini girano ancora.
E alzano la voce,
tremare, si deve solo tremare,
suonare, si deve solo suonare.
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Niente è più passato,
non è più tornato,
e lento il cammino dei violini,
dura il tempo di una canzone;
e nessuno saprà mai,
cosa diceva, quali febbri ha spento;
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Peccato perchè il film iniziava molto molto bene,sembrava stimolante, nuovo, originale, e invece in due ore e quindici il film ha rallentato sempre di più, sempre di più sapeva della mitica canyonero dei simpson…dell’atletico scalatore 24enne che sale in cima alla montagna,al sasso, all’albero,alla neve,e alla adolescenza, per cercare di respirare l’aria pulita della natura.ù
Ma sempre di più durante la scalata, sempre di più diventa ovvio,corre su un binario di gran lunga più basso di quello puramente cinematografico (d’alto livello secondo me, tante belle idee). E nondimeno la voglia dello spettatore di esplorarsi a confronto con la diversità, svanisce sempre di più, mentre aumenta la digressione sulla famiglia del protagonista, in un crescendo bello proprio perchè forse realistico, ma che culmina in una ammissione di colpa mista a religiosità "God bless America" che lascia un pò sospettare.
Peccato, scrivo proprio per questo in fondo. Solo per dire peccato, perchè poteva essere davvero un bel film, ma ha perso l’evanescenza del film indipendente non appena mescolato ai contadini, all’ ex-generale dell’esercito. Peccato perchè alcuni ruoli, che nascono centrali, diventano marginali prima che te ne possa accorgere, è peccato perchè come ruoli centrali ci stavano proprio bene. Peccato per la morte un pò troppo esanime. Sarebbe stato meglio il silenzio, il buio. Peccato perchè molte delle cose iniziate bene, sono finite peggio con un pò troppa innocenza, forse.
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