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Archive for June, 2008

Ancora album disegni…

June 21st, 2008 Comments off

Aggiunta un immagine nel mio archivio.

L’ho fatta in casa con il mio scanner. Naturalmente anche essa è creative commons.

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…per caso

June 16th, 2008 Comments off

Il comportamento ostile tra le persone si manifesta anche tra sconosciuti.

Quello comprensivo no.

Quando una persona vive in un contesto in cui è privilegiata la propria nicchia sociale, lo fa principalmente per un motivo:
sacrifica il rapporto con gli altri (alcune volte anche convinto che sia una scelta ganza) per favorire il buon andamento dei propri progetti di vita,più o meno nobili.

E’ abbastanza facile accorgersi di come il tempo manchi ormai per fare ogni cosa, quindi perchè non si riesce a concepire che una persona rinunci a qualcosa per favorire qualcos’altro? E’ una realtà , e tutti lo fanno.
Molti inconsciamente non riescono a pensare a una vita in cui comprometti qualcosa.
 Ormai siamo abituati a pensare che bene o male tutto quello che ci serve lo possiamo ottenere, al massimo ci arrabbattiamo un pochino ma alla fine lo otteniamo, senza nemmeno riflettere sulla strada che abbiamo percorso.
 
Oramai non si progetta più niente, e il desiderio di ottenere qualcosa è andata a farsi friggere quasi ovunque (a meno di insiemi di persone di misura trascurabile 🙂 , [n.d.r.] ).

Tante persone pensano che emarginarsi dalla società porti emancipazione all’uomo, perchè ci fa accorgere di tante cose nuove.

Non credo che queste persone pensino qualcosa di sbagliato, ma probabilmente trascurano un fattore secondo me importante per la collettività, la stessa che gli permette di vivere la loro vita.

Il fatto è che in qualunque contesto vivi, ti senti di aver raggiunto una posizione stabile quando, con spontaneità,il bilancio delle cose che fai per gli altri compensa quello delle cose che gli altri fanno per te.
Questo vale, bene o male, in moltissime situazioni, a partire da quelle positive, per finire con quelle negative.
Intendo che se si guarda bene, la storia delle persone ha spesso questa caratteristica emergente:


Una persona reagisce con cattiveria quando gli altri reagiscono con cattiveria con lui.
Una persona è spesso nervosa quando gli altri non gli concedono il tempo per parlare.
Una persona sta bene, quando si circonda di persone che stanno bene.
(a parte ovviamente, coloro che lo fanno per mestiere di circondarsi di persone che stanno male,onore a loro).


D’altronde anche il vecchio "comandamento" di non fare agli altri quello che non vuoi che ti sia fatto,omette una cosa importante.
Questa intenzione non va vissuta solo in senso passivo, ma anche in senso attivo. Secondo me dovrebbe recitare:
"Fai agli altri quello che vorresti che ti fosse fatto"
In realtà dal punto di vista logico sono proposizioni equivalenti,ma il cervello non ascolta solo la logica.

Allora, in tutto questo cosa possiamo fare?
Di sicuro la condizione in cui viviamo va peggiorando.
Il succo del discorso sta qui.
Quando qualcuno vive la sua vita in una nicchia, di sicuro non è esposto alla bontà degli altri. Lui spesso ne è felice, perchè l’esperienza gli suggerisce che vivere questa felicità vuol dire spesso fallire i sacrifici intrapresi; soprattutto perchè vivere la felicità richiede tempo e impegno,che ci siamo disabituati a mettere nelle cose.

Non allo stesso modo però quando si è soli si è immuni dalla cattiveria degli altri.
La cattiveria si può manifestare anche tra sconosciuti.
Allora un uomo che vive la sua solitudine (anche ispirato da istinti profondi), fa esperienza di come gli altri possano essere cattivi con lui.

Allora impara a esserlo anche lui (spesso dicendosi che "tanto la bontà non è per questo mondo, si va avanti a spallate").

Ma è proprio questo che fa vivere sempre peggio.
E’ proprio creare le nicche che crea ancora più nicche, sempre più sole e sempre più prive di senso di collettività.
Se uno scienziato vede un fenomeno accadere cento volte allo stesso modo è due in un altro, si convince che è più probabile che accada nel primo dei due.
Se un uomo prova la cattiveria degli altri prima che la loro bontà, si crea prima gli strumenti per difendersi dalla cattiveria, poi prova (se gli capita) a essere buono, ma spesso è troppo tardi, perchè ormai è raffreddato dentro.

Dati emergenti di questa considerazione:

Sono gli uomini soli che soffrono il suicidio.


Molti uomini soli di solito rimangono alla storia perchè colpisce la loro analisi della solitudine. Forse ci colpisce non soltanto la qualità di quello che dicono, ma anche il fatto che ci toccano nel vivo, dove non siamo abituati a guardare.

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Scusate per il plagio…

June 14th, 2008 Comments off

…non posso omettere di farvi leggere questa cosa…

L’esponenziale e il differenziale

ex cammina
tronfio per strada bullandosi del suo ordine di infinito, quando vede
un sacco di funzioni scappare in senso opposto. Coseni, polinomi,
arcotangenti, tutti che correvano disperati. Allora ferma un polinomio
e gli chiede

Come mai state scappando tutti?
Alla fine della strada c’è un operatore differenziale! Ha già eliminato alcune costanti, scappa anche tu e mettiti in salvo.
Ma io sono ex, non mi differenzia nessuno!
Ma…
Non ti preoccupare, vado io ad affrontarlo!

E prosegue il suo cammino. Arrivato alla fine della strada trova ad
attenderlo il differenziale. L’esponenziale fa cenno di saluto e con
aria spavalda dice

Ciao, sono ex

E il differenziale

Ciao, sono frac{partial}{partial y}!

 

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Vabbè va, ecco la soluzione…

June 6th, 2008 Comments off

pV = nRT

F = ma

q = mv

cp – R = cv

Guardatevi un pò tutte le iniziali…

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Chronothron

June 6th, 2008 Comments off

Ancora una volta grazie a Sapiens…

Provatelo, e da farsi le pippe mentali abbestia!

http://www.kongregate.com/games/Scarybug/chronotron

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