Peccato perchè il film iniziava molto molto bene,sembrava stimolante, nuovo, originale, e invece in due ore e quindici il film ha rallentato sempre di più, sempre di più sapeva della mitica canyonero dei simpson…dell’atletico scalatore 24enne che sale in cima alla montagna,al sasso, all’albero,alla neve,e alla adolescenza, per cercare di respirare l’aria pulita della natura.ù
Ma sempre di più durante la scalata, sempre di più diventa ovvio,corre su un binario di gran lunga più basso di quello puramente cinematografico (d’alto livello secondo me, tante belle idee). E nondimeno la voglia dello spettatore di esplorarsi a confronto con la diversità, svanisce sempre di più, mentre aumenta la digressione sulla famiglia del protagonista, in un crescendo bello proprio perchè forse realistico, ma che culmina in una ammissione di colpa mista a religiosità "God bless America" che lascia un pò sospettare.
Peccato, scrivo proprio per questo in fondo. Solo per dire peccato, perchè poteva essere davvero un bel film, ma ha perso l’evanescenza del film indipendente non appena mescolato ai contadini, all’ ex-generale dell’esercito. Peccato perchè alcuni ruoli, che nascono centrali, diventano marginali prima che te ne possa accorgere, è peccato perchè come ruoli centrali ci stavano proprio bene. Peccato per la morte un pò troppo esanime. Sarebbe stato meglio il silenzio, il buio. Peccato perchè molte delle cose iniziate bene, sono finite peggio con un pò troppa innocenza, forse.
…E la prima volta che sono talmente sotto con lo studio da arrivare a pensare che fare anche le notti in fondo potrebbe rivelarsi una cosa divertente.

Profumo d’aria
E scrivere sul vuoto,
di bianco.
Ma perchè scrivere?
E mi sono accorto che forse il motivo più alto che inseguo scrivendo, (oltre che, naturalmente,il fatto stesso di scrivere), è il tentativo di ricordarmi sempre, ogni singolo momento, di quanto straordinariamente caotica sia la realtà.
Quella vera, quella fuori del mio cervello.
E forse proprio per questo straordinariamente più elegante di qualunque struttura astratta.
E allora scrivo perchè emetto sibili, magari anche sconnessi, magari solo rumori della mia agonia.
E allora a quel punto tutte le verità smettono di essere tali.
Tutto diventa approssimato, se non quello che rimane nel mio cervello e basta.
E allora ti viene voglia di scrivere e basta, per il gusto di scrivere…magari qualcuno un giorno ti dirà che nel complesso ti sei avvicinato al caos della realtà e nei hai colto la non-essenzialità nel suo senso più profondo.Magari meglio di chiunque altro.
E magari quello stesso qualcuno, il giorno dell’Apocalisse, potrebbe svelare al mondo intero che l’universo non c’è l’ha un essenza.Muore e vive…ebbasta.

Questo pomeriggio ho scritto un pò di cose. Ero curioso di scriverle nel modo migliore, e mi accorgevo intanto che scriverle meglio sarebbe costato privarle della loro comprensibilità.E allora ho deciso di fare questo esperimento.Scrivere qualcosa e vedere se già soltanto per il modo in cui è scritta, suscita interesse negli altri. In tal caso, e solo in tal caso, siete tutti invitati a parlare,a scrivere, oltre che dell’interesse che avete provato, del significato che avete dato alle parole che seguono, per quanto strambo possa essere. Buona lettura.
LA PIAZZA CHE GRIDA Read more…
Odore d’aria
Mi aspetti ogni minuto,
mi togli ogni benedizione,
gridandomi nelle vene,
e allora scriverò.
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Ore : 11.28
Un altro istante inutile,sembra liquido.
Ma proprio tanto.
L’unica sensazione:
VOGLIA DI RIMANERE IMMOBILE.
Meanwhile, Back in Communist Russia… – Anatomies
Cito un indovinello molto interessante dal blog di "Apollo Creed". La soluzione fra un pò.
C’è una sfera. Read more…
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